Category: Cibo

Il Prosciutto di Parma Vescovi stagionato in montagna

Lagrimone è un piccolo borgo situato a 750 metri sul livello del mare e incastonato all’interno del Parco dei Cento Laghi. Il clima asciutto e il vento “Marino” che soffia dal mare avvolgendo il paesaggio rendono la zona ideale per la stagionatura del Prosciutto di Parma DOP. Questa breve frazione di Tizzano Val Parma ospita circa duecento abitanti e ben dodici salumifici. 

La famiglia Vescovi, originaria del posto, produce prosciutti e culatte dal sapore dolce, profumi intensi e puliti come l’aria che si respira in questa zona dell’Appennino immersa tra boschi incontaminati e verdi pascoli. 

La famiglia Vescovi
PAOLO, RENATO E TONINO VESCOVI. TUTTE LE FOTO GENTILMENTE CONCESSE DAL SALUMIFICIO VESCOVI RENATO

“La nostra è un’azienda familiare che nasce dall’idea di proporre salumi di qualità nel rispetto dei tradizionali metodi di lavorazione”

Renato Vescovi inizia a lavorare nel mondo dei prosciutti nel 1960. Negli anni acquisisce esperienza e conoscenza nel settore lavorando in diversi stabilimenti tra Lagrimone e Langhirano. Nel 2004 i figli, Tonino e Paolo, decidono di seguire gli insegnamenti del padre e avviano la loro attività rilevando un prosciuttificio della zona.

Il salumificio Vescovi ha un animo giovane, ma con radici fortemente legate alle tradizioni. Ancora oggi ogni processo di produzione è accompagnato dagli occhi esperti e saggi di Renato. In azienda, oltre i due fratelli, lavorano due operai, due artigiani e Tamara la moglie di Paolo. La produzione è di 38000 prosciutti e 18000 culatte l’anno. Le cosce selezionate provengono da suini pesanti con età media superiore ai 9 mesi. La salatura e le lavorazioni sono fatte a mano e la stagionatura avviene in cantina su scalere di legno.

Prosciutti di Parma Vescovi Renato

“Quando il tempo lo consente apriamo le finestre per far cambiare l’aria in cantina. La personalizzazione di un Prosciutto di Parma la si vede solo sulla lunga stagionatura, quando la carne si asciuga ed esprime i suoi profumi”

Paolo spiega che nei periodi più freddi quando l’umidità è bassa e la temperatura non supera i 20 gradi, sia di giorno che di sera, viene fatto il cambio d’aria naturale che permette alla cantina di ossigenarsi. L’aria si infila tra gli stanzoni e i prosciutti acquistano più profumo. I periodi migliori per aprire le finestre sono da Febbraio a Maggio e da Settembre ad Ottobre.

Prosciutti di Parma Vescovi
Il prosciutto Vescovi e la Culatta di Lagrimone

Negli ultimi tempi stiamo lavorando molto nella ricerca della dolcezza. I prosciutti dolci devono asciugare di più, oltre i venti mesi, per avere più profumo. Il prodotto per portarlo a lunghe stagionature deve avere determinate caratteristiche di peso, grasso e la lavorazione deve essere lenta”

Il Prosciutto di Parma Vescovi è un piacevole equilibrio tra dolcezza e misurata sapidità. La consistenza della fetta è morbida e scioglievole al palato. La marezzatura della carne conferisce aromi di burro, accompagnati da sentori di legno, nocciola e vino invecchiato. Una selezione delle migliori cosce con stagionatura oltre i venti mesi è proposta con un’etichetta speciale, VR 43, dedicata al padre Renato. La Culatta di Lagrimone, fiore all’occhiello della produzione, mantiene la morbidezza del prosciutto abbinata a fragranze evolute, sapore dolce più accentuato e una consistenza pastosa.

Il salumificio Vescovi Renato è una piccola realtà aziendale dove passione, amore e rispetto delle tradizioni rendono i loro salumi dolci, dal sapore intenso e con una fragranza senza uguali come il Prosciutto di Parma.

I prodotti Vescovi sono distribuiti nelle migliori botteghe alimentari delle città di Roma, Napoli, Salerno, Catania e Matera.

VESCOVI RENATO srl
Strada della Val Bardea, 5 – 43028 Lagrimone di Tizzano V.P. – PARMA
T +39 0521 86 67 60 – F +39 0521 86 67 60
info@salumificiovescovi.it  www.salumificiovescovi.it

Se vuoi sostenere insieme a noi i piccoli produttori, lascia un commento sulla nostra pagina facebook o instagram


Rappresentante alimentare: rinascita o declino?

Prima dell’avvento dei supermercati, la vendita di generi alimentari avveniva esclusivamente nelle botteghe e nei mercati di quartiere. Il rappresentante era l’unico tramite tra clienti e aziende. Oggi, grazie alla rivoluzione digitale, le persone sono informate e preparate su tutto: aziende, prodotti e luoghi dove acquistare.

In questo articolo vorrei raccontarti di come una figura professionale, fondamentale in passato, possa sopravvivere ad un probabile declino.

Quello che scoprirai in questo articolo potrà essere uno stimolo per chi vorrà intraprendere questa professione o uno spunto di riflessione per chi è già sul mercato.

Pronto alla lettura? Iniziamo!

Essere competenti nel proprio settore è importante per differenziarsi dalla concorrenza e comunicare credibilità e fiducia

Prima di internet l’acquisto di prodotti alimentari era condizionato all’offerta dei punti vendita e i negozianti si rifornivano dai loro rappresentanti di fiducia.

Ora ognuno di noi può fare ricerche e acquistare dove vuole e come meglio crede.

La figura del rappresentante può ancora essere determinante in questo nuovo scenario di mercato?

Secondo il mio parere sì.

Mi chiamo Fabio Coen, sono un rappresentante alimentare ed ho lanciato il progetto “foodagency.xyz” per dare una spinta rigenerativa ad una professione che sta perdendo valore e importanza. Prima di arrivare a questa decisione il mio percorso formativo è stato lungo e complicato. Sono passato da momenti di estremo entusiasmo ad altri di profonda demotivazione ma, dentro di me, la fiammella della speranza è sempre rimasta accesa.

Ancora ricordo il momento in cui mi sono detto: Fabio è il tuo momento!

Diversi anni fa sono partito per degli stage di formazione presso alcune aziende. Era luglio e mi trovavo in Valle d’Aosta da un produttore di Fontina. Eravamo saliti in alpeggio per ritirare delle forme e mentre guardavo affascinato le montagne davanti a me si avvicinò Paolo, il produttore, ed espresse quelle parole che ancora oggi risuonano forti nella mia mente:

Fabio devi capire che noi produttori porteremo avanti il nostro lavoro tra tutte le difficoltà, perché siamo guidati dalla passione e dall’attaccamento alle nostre tradizioni. Ma senza di voi non avremo speranze di sopravvivere a lungo. Voi rappresentanti siete la nostra voce fuori dal territorio. Solo voi potete comunicare i nostri valori. Solo voi potete raccontare le storie dei nostri prodotti fatte di persone, animali e paesaggi come questo che stiamo ammirando.

Ho riflettuto molto su quelle parole ed ho iniziato a progettare il modo migliore per dare voce a tutte le persone, come Paolo, che rendono il patrimonio alimentare italiano unico e speciale.

L’obiettivo dei miei articoli, pertanto, è di raccontare ciò che ascolto e osservo durante i miei viaggi e nel lavoro quotidiano, accompagnando i lettori attraverso un percorso fatto di profumi e sapori da scoprire. Il mio blog non è una guida e non vuole esserlo. Il mio blog vuole essere una raccolta di storie di persone, di territori e di prodotti.

Anche tu condividi come me la passione per il settore alimentare?

Bene, ora ti descriverò il metodo che ho elaborato per migliorare le mie competenze e per poter rilanciare la figura del rappresentante.

Il mio metodo per diventare competenti: l’esperienza si acquista sul campo, ma alla base c’è molto studio, formazione e… curiosità

Ho passato i primi anni della mia carriera lavorativa ad osservare, ascoltare e assorbire, giorno dopo giorno insegnamenti e consigli da persone più esperte di me.

Nella mia mente prendeva così forma il percorso che avrei intrapreso:

  • Lavoro
  • Formazione
  • Lettura
  • Viaggi

Durante gli anni passati all’università di Economia ho svolto il lavoro di bartender per conoscere il mondo della miscelazione e dei distillati. Una volta laureato, ho iniziato a muovere i primi passi nel settore alimentare come rappresentante su Roma affiancando mio padre Mario, già inserito nel mercato da molti anni. L’inizio è stato duro per me, giovane senza esperienza in un mondo nuovo da scoprire. Ho capito però che avrei dovuto aumentare le mie competenze per riuscire a ritagliarmi un posto tra i grandi. Così ho deciso di iscrivermi ad un master in Food and Wine Business. Mentre studiavo, frequentavo corsi di formazione come assaggiatore di vini presso Onav e assaggiatore di formaggi presso Onaf.

Ho accompagnato gli studi con l’approfondimento di diversi autori di libri che parlavano di cibo e vino. Leggere mi ha permesso di assimilare esperienze altrui e ampliare i miei punti di vista. Molti libri parlavano di persone e luoghi dispersi per l’Italia e nel Mondo. Così ho capito che avrei dovuto viaggiare per scoprire di persona quello che fino a quel momento avevo appreso studiando.

Come prova finale del master ho scelto di documentare delle esperienze formative presso alcune aziende italiane. Ho dedicato un’estate a viaggiare per l’Italia e sono stato ospitato da un’azienda di formaggi in Valle d’Aosta, un Salumificio nelle Marche, un Prosciuttificio in Emilia e ho concluso il mio tour in Toscana, nel periodo della vendemmia, in un’azienda vitivinicola.

Le varie esperienze vissute hanno sempre alimentato la mia voglia di conoscenza e spronato a progettare altri itinerari enogastronomici e nuove iniziative di lavoro.

Quando organizzo un viaggio di piacere, inserisco sempre delle giornate per andare a visitare e conoscere qualche produttore ed è sempre una nuova avventura da raccontare. Ogni prodotto è legato al suo territorio e alle persone che ne tramandano di generazione in generazione i valori. Noi, ascoltando i racconti, possiamo capire l’importanza storico-culturale e sociale che unisce quella terra ai suoi abitanti.

Ora sto frequentando un corso per assaggiatori di salumi presso Onas e, nel mentre, con il progetto foodagency.xyz sto proponendo, presso diverse botteghe alimentari su Roma corsi di avvicinamento ai formaggi. La mia idea è quella di contribuire alla divulgazione delle nostre eccellenze alimentari con corsi, degustazioni e articoli su questo blog.

La scelta del nome “xyz” è perché vorrei rivolgermi a tutte le generazioni, dai giovani ai più grandi: la tutela del nostro patrimonio alimentare dovrebbe essere condivisa da ogni fascia d’età

Ho cercato di riassumere in linea generale il mio percorso formativo che tuttora uso per alimentare il mio lavoro e le mie passioni. Spero possa essere d’aiuto anche per chi svolge la mia stessa professione.

Se l’articolo ti è piaciuto, ti invito a seguire le mie pagine social e questo blog dove pubblicherò – quando mi sarà possibile – le mie esperienze di esploratore enogastronomico.

Buon lavoro,

Fabio.

PS: Se hai domande o esperienze da raccontare lascia un commento sulla nostra pagina instagram!


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